Come si vive a Bologna??

come da titolo?

Personalmente mi ci trovo abb bene..anche se sono una fuori sede..è una città molto giovane e divertente...

voi che ne pensate?

Io ci vivo da sempre, potrei non essere obiettiva ma sono sempre stata benissimo! Non è una grande città, molto + vivibile rispetto alle grandi metropoli, ma non così piccola: il giusto mezzo secondo me! E il centro mi è sempre piacuto moltissimo, sembra ancora una città medievale...
Una menzione a parte merita (purtroppo) la zona universitaria, che è caduta in una abbandono pazzesco, col teatro comunale ridotto a bivacco perenne: mi spiace, sarò intollerante, ma non lo sopporto.

a parer mio è molto sporca & inquinata.
aggiungiamo anche un abbastanza caotica.
Ho visto di peggio in confronto,
però io sto bene a casa mia.

concordo con fonfolozuffolo..più che altro perchè io giro soprattutto in zona universitaria e quando penso a Bologna immediatamente penso a quegli aspetti che vedo spesso:inquinamento, bivacco, caos, in certe ore anche pericolo se si gira da sole..
anche se piazza maggiore o galleria cavour riflettono tutt'altra realtà,meravigliose!
ma io sono felice nella mia città..!

sicuramente il centro è molto carino...ma alcune zone periferiche non sono molto raccomandabile, io una volta sono stata scippata...

ma dai civetta è successo anke a me......esperienza orribile....chissà forse qualke auto-civetta in piu' farebbe comodo in questa città

sheherazade ha scritto:

ma dai civetta è successo anke a me......esperienza orribile....chissà forse qualke auto-civetta in piu' farebbe comodo in questa città

eh si qualche falco della notte in più sarebbe utile...quando sono stata scippata nella borsa avevo il bessone, appena comprato..

fuori dal centro e' anche poco inquinata..in centro non si respira!!il centro poi e' molto sporco,io son nata qua..mi trovo bene pero' non capisco perche molti fuori sede dicono che e' una citta piena di divertimento...
cmq avete ragione su via zamboni e sul teatro..non aggiungo altro

a me bologna piace,tutto sommato ci si vive bene.

per quanto riguarda il pericolo credo che sia così anche nelle altre città grandi,io sono una fifona quindi evito di girare da sola..

vicina2 ha scritto:

non capisco perche molti fuori sede dicono che e' una citta piena di divertimento...
cmq avete ragione su via zamboni e sul teatro..non aggiungo altro

perchè l' 80% dei fuori sede viene da piccoli paesini del sud...

antosony ha scritto:

vicina2 ha scritto:

non capisco perche molti fuori sede dicono che e' una citta piena di divertimento...
cmq avete ragione su via zamboni e sul teatro..non aggiungo altro

perchè l' 80% dei fuori sede viene da piccoli paesini del sud...

ah ok...pero insomma ci son posti piu divertenti..
pensa che un mio amico ha deciso di andare in via indipendenza in affitto perche cosi e' in mezzo ai locali..a me nemmeno per 1000 millioni di euro m convincono ad andare a vivere in quel caos.. (e dire che ha lasciato una zona comodissima e tranquilla..mah..)
Paolitta..fai bene a non girare sola..

Secondo me, l'errore è continuare a pensare a Bologna come alla paciosa città di provincia che era trent'anni fa. Ormai, in Italia, Bologna ha un movimento che città molto più grandi e popolose non si sognano neppure. Questo ovviamente è un bene ed un male allo stesso tempo ma le "città" non sono nè buone nè cattive, sono le persone che ci vivono (anche temporaneamente) che ne creano il clima. A Bologna, purtroppo, da qualche tempo, c'è un autentico corto circuito tra i "bolognesi" (ammesso e non concesso che si riesca a delimitare tale categoria...) e gli "studenti" fuorisede, che mi sembra non provino nessun amore per la città e che, in qualche modo, usano come grande parco giochi (altrimenti non si spiegano tanti comportamenti antisociali che rendono invivibili certe zone)... I bolognesi dal canto loro mungono gli studenti con gli affitti etc etc...
Però bisogna ristabilire un rapporto tra le diverse componenti della nostra società per uscire da questo momento non positivo....(oddio, mi accorgo di avere fatto un pistolotto paternalistico..., ma lamentarsi serve a poco se non si cerca di cambiare)

E' vero, Bologna (per quanto mi capiti di frequentare pochi scrittori) è piena di giallisti, anche se non tutti i loro libri sono ambientati "dentro" la città.
Forse il fatto che intriga è che Bologna abbia i portici, che riparano dalla pioggia e dal sole, intubando la gente dentro chiaroscuri, o che è una città "terragna", abbastanza lontana dal mare. Non so. E' anche vero che Bologna negli ultimi anni si è omologata, appiattita, al punto da aver perso il suo distintivo di città diversa. Quella che ho cercato di descrivere è la Bologna di oggi e lo sguardo, credo, è di chi rimpiange il rapporto con la piazza (un esempio: la marea di sacchi a pelo azzurri che copriva Piazza Maggiore, la notte che precedette il concerto di Patti Smith del '79) senza però calcare troppo la mano sulla nostalgia.
Grazia Verasani

Leggere queste righe di un'intervista mi ha preoccupata, o forse solo mi ha fato vedere prepotentemente quello che vorrei nascondermi!
Io amo Bologna.
Bologna è una citta speciale.
Tuttavia ha cambiato volto.
Attualmente è davvero diventata nel giro di pochi anni l'ambientazione perfetta per scrittori come Carlo Lucarelli o Gianfranco Nerozzi, per non parlare di Gianluca Morozzi, che proprio nel nostro capoluogo ha ambientato il suo ultimo libro, Blackout (Guanda), un thriller con tanto di suspence e serial killer.

Ed è così...Bologna melting pot, tutt'altro che provinciale, oramai è assurta a città cosmopolita, perché: a livello nazionale -anello di congiunzione culturale e sociale in un'Italia frazionata da caricature stereotipate senza gradazioni di grigio: un Settentrione opulento e snob e un Meriodione solare e rinnegato-; a livello internazionale -meta di studi, riferimenti culturali e liberali-; a livello multiculturale -isola accogliente di minoranze eterogenee!

Caratteristica questa che a mio parere rimane ancora "il bello" di Bologna: la sua capacità di conciliare, di far accomodare, di accettare, di dare spazio all'"altro". Un calore che la struttura archittettonica e la raccolta atmosfera urbana non negano a nessuno!
La città universitaria regala alla città la possibilità di dimostrarsi un punto di incontro non solo come "réseau des lettres", ma anche come arena delle differenze che alla fine si annullano, perché in fondo c'é posto per tutti e non esiste la gara al "migliore", perché non c'é un modello, un'IDeal typus, c'é solo una comunità di giovani ognuno col suo bagaglio di vita e di sfumature che si incontrano e scontrano, ma tranquillamente possono scegliere di re-imboccare ognuno la propria strada!

Eppure a una bolognese non sfugge che l'isoletta felice dei Bolognesi nell'isola felice di Bologna si sta disgregando, lasciando spazio alla dispersione, alla alienazione, all'abbandono della città da parte dei padroni di casa, quasi in preda al timore, all'esasperazione dell'estraneamento dalla propria città, diventata più pericolosa, più sporca, più trasandata, più decadente!

Ilnemicotranoi ha ragione!!! Lo spirito dei cittadini indigeni ha perso la magia di sovrastruttura che rendeva morbida l'integrazione, la convivenza, la comunicazione tra residenti e nuovi ospiti! Per lasciare spazio a paura, sospetto e rifiuto.

Però "il bello" di Bologna torna fuori proprio qui: non riesce, nemmeno volendo, nemmeno deludendoci, a essere una città anonima, non riesce a essere fredda, non riesce a farsi dimenticare o odiare! Certo, come una mamma arrabbiata, la nostra città può adombrarsi, può innervosirci, ma non può essere rinnegata perché per tutti, cittadini o fuori sede, Bologna è una seconda casa, che ha accolto e accompagnato anni importanti della nostra vita, a cui si deve riconoscenza e rispetto.

Quella riverenza che credo ilnemicotranoi voleva invocare nel e col suo post.

Se la vita è fatti di tanti punti di vista, almeno riconosciamo alla nostra città il merito di farli esprime liberamente!
Perché quel che conta è che anche in un forum in cui rispondiamo a volti e a geografie sconosciuti ci rivolgiamo a Bologna come alla "NOSTRA città"!

sono di Bologna, sinceramente mi piace come città, ma probabilmente se fossi una fuori sede non la scieglierei.
Qualche anno fa, era molto più bella, si poteva girare tranquillamente per strada, era molto più pulita, il divertimento c'era davvero, non come adesso.
Ora secondo me , è la metà di quello che era...
e un pò mi dispiace..

a bologna mi trovo bene ma noto che c'è molto degrado.
nella via dove vivo no però, ma in certe zone non vivrei.

Anche io qui a bologna mi trovo molto bene e per quel che mi riguarda il traffico non mi spaventa più di tanto (vengo da mestre= ingorghi in tangenziale e centro). Quello che non si può fare a meno di notare è il degrado del centro,che non è stato risolto nè da Guazzaloca nè da Cofferati. Se si riuscisse a eliminare quello (eliminare,non spostare da qualche altra parte) la città riprenderebbe lo smalto che aveva prima. Solo che per eliminare il degrado bisogna adottare una linea dura a costo di risultare impopolari,cosa che per questioni di quieto vivere nessuno può (leggi:vuole) fare.

Bologna tutto sommato è una città abbastanza vivibile, indubbiamente la zona universitaria è degradata però è ancora una città a misura d'uomo.
E' medio piccola ed inoltre è ben servita dai mezzi pubblici, cosa che non guasta per chi è pendolare.