Processo Mills: condanna.

Da www.repubblica.it:

Il Cavaliere impunito
di MASSIMO GIANNINI


Come il morto che afferra il vivo, il fantasma della giustizia trascina ancora una volta Silvio Berlusconi nell'abisso. La pubblicazione delle motivazioni della sentenza di condanna dell'avvocato Mills, nel processo per corruzione in atti giudiziari che vede implicato anche il presidente del Consiglio, sarebbe il "de profundis" per qualunque uomo politico, in qualunque paese normale. Non così in Italia. Questo è un Paese dove un'osservazione così banale diventa paradossalmente impronunciabile in Transatlantico o sui media (persino per l'afona opposizione di centrosinistra) pena la squalifica nei gironi infernali dell'"antiberlusconismo" o del "giustizialismo".

Questo è un Paese dove il premier ha risolto tanta parte dei suoi antichi guai giudiziari con leggi ad personam che gli hanno consentito proscioglimenti a colpi di prescrizione, e che si è protetto dall'ultima pendenza grazie allo scudo del Lodo Alfano, imposto a maggioranza poco meno di un anno fa, quasi come "atto fondativo" della nuova legislatura.

Ora, di quell'ennesimo colpo di spugna preventivo si comprende appieno la ragion d'essere. Secondo i giudici milanesi, l'avvocato inglese incassò 600 mila dollari dal gruppo Fininvest per testimoniare il falso nei processi per le tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian. "Mentì per consentire a Berlusconi l'impunità", recita un passaggio delle 400 pagine delle motivazioni. Un'accusa gravissima. Una prova schiacciante. Dalla quale il Cavaliere, guardandosi bene dal difendersi nel processo, ha preferito svicolare grazie al salvacondotto di un'altra legge ritagliata su misura, e ora sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale. Perché dietro la formula enfatica che dà il titolo al Lodo Alfano (cioè la "sospensione dei processi per le Alte Cariche dello Stato") è chiaro a tutti che l'unica carica da salvare era ed è la sua. "Riferirò in Parlamento", annuncia ora Berlusconi. Bontà sua. Pronuncerà l'ennesima, violenta invettiva contro le toghe rosse e la magistratura comunista, "cancro da estirpare" nell'Impero delle Libertà. E invece basterebbe pronunciare una sola parola, quella che non ascolteremo mai: dimissioni.

parole sante. ma, ahimè, vane.

la dichiarazione di Ghedini al tg1 è stata pressappoco -senza parafrasare-: "Non ci aspettavamo niente di diverso da un Tribunale che sappiamo essere di parte. Siamo sicuri che in appello un giudice sereno deciderà per l'assoluzione."

Pacifico che chiunque abbia diritto ai tre gradi di giudizio, lapalissiano che i cosidetti neo-liberali di centro-destra (con il beneplacito del Pd e di buona parte della sinistra radicale) si trasformino in pochi secondi da giustizialisti assatanati a garantisti senza freni.

Mi cadono le braccia, mi addolora dirlo ma talvolta mi vergogno di questo Paese.
Ovunque, tranne forse in Myanmar, un Capo di Stato sarebbe chiamato a fare chiarezza, non ad insultare chi lo giudica e ad invocare la persecuzione. Un gioco facile, tra l'altro, dire "ce l'hanno tutti con me": d'ora in avanti, tutti saranno legittimati a farlo.
Cerco di dargli anche il beneficio del dubbio, ma non è in tal modo, fabbricandosi 1 impunità, che si farà mai rispettare come uomo innocente (se lo è, e ne dubito). E ancora 1 volta torno a domandarmi in che Paese vivo. Per ora passo, sarebbe troppo lunga la riflessione, magari domani.

già , la cosa+triste è che i fa vergognare di essere italiani e questo non lo si può perdonare!!! e poi mi fa rider che chiunque( x es. andreotti nela sua celebre sentenza, non ricordo l'anno ma l'anno scordso ad un semoinatio di penale ce ne parlarono) andrebbe in giudizio per dimostrare la propria innocenza(andreotti volle che la cassazione si pronunciò, credo, inece che far cadere il reato x prescrizione)in tribunale. MA NON PUO perchè il lodo Alfano lo impedisce...è incredibile tutta questa storia, ma ormai ci simo purtroppo abituati


che tristezza
e poi l'avvocato ghedini ha detto che il lodo alfano è giusto perchè altrimenti gli italiani avrebero uncapo del consiglio che non potrebe svolgere serenamente le proprie funzioni.
forse gli italiani gradirebbero che il proprio presidente del consiglio dimostrasse la propria inncenza no, o a chiedere troppo che non fosse indagato, no?



meglio che torni a studiare o mi girano troppo e non faccio+niente

Calò, hai toccato proprio il punto nevralgico: l'abitudine, che ormai soverchia tutti.
Mi sembra di stare in un sultanato, dove il decisionismo, nell'opinione dei più, prevale sulla correttezza.

Riconosco che il centro-sinistra non ha dato affatto una buona prova di sè, e sinceramente temo che alle elezioni europee prenderà un'altra bella batosta: paga così la propria litigiosità e la propria mancanza di coraggio, sia nel fare opposizione sia nel prendere le distanze da un'ideologia vetero-comunista ormai superata. Ma quel che vedo fare a questo personaggio che si sente un semi-dio va molto oltre tutta la riprovazione che posso provare per il PD.

A costo di passare per anti-patriottica ed essere criticata, mi sto convincendo sempre + che questo è un Paese di furbetti, in cui chi "frega" alla fine viene sempre guardato con benevolenza o quantomeno indulgenza, perchè, avendone l'occasione, probabilmente molti di noi farebbero lo stesso, anche nel proprio piccolo.
Quanti evadono pervicacemente le tasse? Quanti si fanno rimborsare a spese dello Stato cose che non sarebbero di sua pertinenza? Potrei andare avanti. E allora cosa importa se un uomo per fondare un impero economico ha corrotto la guardia di finanza, evaso l'impossibile, si è fatto prima aiutare da un uomo politico (Craxi) per poi passare direttamente a farsi le leggi da solo (per non parlare dei rapporti con la mafia)...ma si capisce, è ovvio, chi avrebbe fatto diversamente avendo tutte queste opportunità?
Perdonate il pessimismo, chiedo scusa a tutte le brave persone che non farebbero mai queste cose, ma sono giunta a pensare che comunque la maggioranza degli italiani la pensi così, o perlomeno se ne disinteressi, nella speranza che Berlusconi, col carisma e l'imperio che lo contraddistinguono, possa fare qlc di utile. E qui sta la grande colpa della sinistra, perchè con una sinistra autonoma, capace, non schiava di dietrologie, quest'uomo non sarebbe mai arrivato dov'è ora, e non potrebbe contare sulla connivenza della maggioranza del popolo.

Guardate, in realtà non ne faccio nemmeno una questione di destra o sinistra, anche perchè in Berlusconi della destra storica vedo ben poco. Ma la destra non esiste più!!! Si è sciolta, si è suicidata nel calderone del PDL, e non perdonerò mai Fini per questo! Ma essendo la sinistra inetta e la destra suicida, ecco l'impero berlusconiano, in cui non sono le idee, ma è la persona a governare, circondata da vassalli che passano l'esistenza a giustificare tutto e ad accusare gli altri di essere prevenuti. Una parvenza di democrazia, in cui il fatto di essere stato eletto pare includa l'immunità, l'impunità e la sospensione del diritto di critica. Una persona così superiore, da poter evitare i processi e permettersi di accusare l'intero terzo potere dello Stato di avercela con lui! Comoda la vita, d'ora innanzi farò così anch'io, di fronte ad ogni critica accuserò il prossimo di odiarmi!
Mi fermo perchè come vedete divento logorroica, e poi mi viene anche l'itterizia