APPUNTI INFORMATICA GIURIDICA

Qui verranno postati solo gli appunti di informatica giuridica.
Chi vuole aggiungerli lo faccia pure!
Per le domande o commenti usate il post informatica s.o.s.
Grazie per la collaborazione!

Il while serve per far eseguire al programma una determinata operazione per un numero indeterminato di volte, finchè la condizione posta da while si verifica (es: devo eseguire operazioni con tutti gli utenti di un elenco telefonico, ma non so esattamente quanti sono).
E' (o dovrebbe essere) diversa dal for in quanto questo si usa quando già si sa il numero di volte in cui l'operazone va eseguita (es: FOR x<=10 ... sappiamo già che l'operazione andrà eseguita al max 10 volte).
Questo concetto nelle nostre slide è spiegato malissimo, perchè gli esempi riportati sono entrambi tanto semplici da poter essere eseguiti con ambo i metodi, sicchè non se ne comprende bene la differenza!

Sulle ripetizioni non mi ricordo molto, salvo che while e for servono appunto x evitarle al fine di non creare un programma-papiro!

su studiareweb ho trovato un'ottima dispensa sull'uml..ovviamente è da integrare agli appunti della prof/slide

il link lo trovate nella sezione appunti

Citazione :

Il while serve per far eseguire al programma una determinata operazione per un numero indeterminato di volte, finchè la condizione posta da while si verifica (es: devo eseguire operazioni con tutti gli utenti di un elenco telefonico, ma non so esattamente quanti sono).
E' (o dovrebbe essere) diversa dal for in quanto questo si usa quando già si sa il numero di volte in cui l'operazone va eseguita (es: FOR x<=10 ... sappiamo già che l'operazione andrà eseguita al max 10 volte).

In realtà tutto ciò che si può fare con il for si può fare anche con il while: infatti il for permette come hai detto una iterazione per un numero prefissato di volte. Con il while invece è possibile eseguire una certa operazione per un numero potenzialmente infinito di volte.
esempio:
while (true) {
do something
}
esegue qualcosa per sempre!

(Tratto dal libro di Sartor)
Nel valutare l’efficienza degli algoritmi gli informatici ne
considerano la complessità computazionale, la quale fa riferimento al rapporto
tra i due termini seguenti:
• l’aumento dell’ampiezza dell’input di un algoritmo e
• l’aumento della lunghezza del processo di esecuzione dell’algoritmo stesso
Un algoritmo con bassa complessità computazionale è un algoritmo tale che un
aumento dell’ampiezza dell’input determina un limitato aumento della lunghezza del processo di esecuzione.
Un algoritmo con media complessità computazionale è un algoritmo nel quale la lunghezza del processo di esecuzione cresce in proporzione all’ampiezza dell’input( si dice che tali algoritmi hanno una complessità lineare).
In un algoritmo con complessità esponenziale il tempo necessario per eseguirlo si ottiene specificando un funzione in cui la lunghezza
dell’input compare all’esponente. In questi casi, al crescere dell’input non solo il processo si allunga, lo fa con un’accelerazione sempre maggiore.

Un'ottima dispensa sui database (peccato che l'ho vista solo ora che l'esame l'ho già dato).
http://www.studiamo.it/dispense/informatica/database/index.html

NORMALIZZAZIONE DI UN DATABASE
Il processo di normalizzazione comprende tre passaggi:
-Prima fase normale: si eliminano i campi multipli.
-Seconda fase normale:richiede che tutte le relazioni siano in prima forma normale e che tutti gli attributi, cioè i domini non chiave, siano funzionalmente dipendenti da tutti i domini chiave, che si abbia cioè una dipendenza funzionale completa.
-Terza fase normale: Non esistono più situazioni in cui un campo non-chiave definisce un altro campo non-chiave.
Ogni attributo dipende solo dalla chiave.